DIGITAL PR: DAL CONTATTO MAIL ALLA PUBBLICAZIONE

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Immaginiamo di voler iniziare un’azione di Digital PR per intercettare i media facendoli parlare del nostro progetto imprenditoriale, ma senza avere ancora un database di contatti di giornalisti.

Per prima cosa, dobbiamo costruirlo. E questo sarà uno degli elementi più utili in assoluto anche per le prossime attività. Ma quello che farà la differenza, oltre ovviamente alla qualità del progetto che andrete a raccontare e al vostro modo di spiegarlo e di descriverlo, è l’approccio che userete per entrare in contatto con i giornalisti.

Quali sono gli step da seguire in questo processo?

Vediamoli insieme, anche con due esempi pratici di contenuti.

  • Fare una semplice ricerca su Google (impostando come periodo gli ultimi 12 mesi) ricercando il nome di uno dei nostri competitor
  • Individuare gli articoli che hanno parlato di lui, leggerli per capire in che modo ne hanno parlato e i punti chiave che sono stati toccati (es. si concentrano sulla storia dell’imprenditore o sul business che ha creato?)
  • Inserire gli articoli che riteniamo più rilevanti in un foglio excel (utilizzare i fogli Google può essere utile perché avrete sempre la possibilità di aggiornare il documento in qualsiasi momento);
  • Ripetere la medesima azione anche per altri due competitor, in modo da avere almeno tre termini di paragone
  • Per ogni articolo, quando viene indicato, identifichiamo l’autore e inseriamo il suo nome e il riferimento della testata giornalistica in un altro foglio excel, cominciando così a costruire il nostro databse di contatti di giornalisti
  • Bene, ora abbiamo nomi e testate di appartenenza e dobbiamo ricercare i contatti.

In questo caso Linkedin o Facebook sono fondamentali (anche Twitter in alcuni casi può essere utile perché diversi giornalisti lo utilizzano e inseriscono anche il loro contatto mail nella bio). Alcune volte, nei siti delle testate, troverete anche la pagina “redazione” che contiene non solo i contatti generali, ma anche quelli specifici per ogni giornalista (ad esempio se guardate la pagina “Redazione” del quotidiano Il Sole 24 Ore trovate i contatti mail dei singoli giornalisti).

  • Una volta recuperati i contatti, arriva la parte interessante.

Uno degli aspetti principali, che può fare la differenza in molti casi, è l’APPROCCIO INIZIALE.

Contatterete subito il giornalista mandando il vostro comunicato stampa oppure manderete una mail di presentazione? Inserirete il giornalista in una mailing list e invierete comunicazioni “a pioggia”?

Quello che posso consigliarvi è di partire con un approccio molto leggero e collaborativo.

Ecco un esempio di una mail che ho inviato a un giornalista di un quotidiano dopo avergli chiesto il contatto su Linkedin:

“Buongiorno X,

mi presento velocemente, mi chiamo Jessica Malfatto e collaboro come ufficio stampa per diverse startup italiane e non (siamo in contatto su Linkedin). Volevo solo chiederle se può essere interessante per lei ricevere comunicati su uno di questi argomenti:

– startup
– imprenditoria
– lavoro
– tecnologia
– viaggi

Mi basta solo una risposta con l’indicazione di quale/quali categorie le interessano (oppure un semplice “no” se nessuna di queste categorie rientra nelle sue ricerche).

Grazie mille,

Un saluto”

La mail ha ottenuto risposta e il caporedattore mi ha indicato i contatti specifici di altri due redattori che si occupavano della tematica “viaggi” e della tematica “tecnologia”.

In questo modo avrete messo un primo mattoncino per costruire una relazione professionale solida con questo giornalista, perché gli avrete dimostrato la volontà di collaborare.

NON tutti vi risponderanno, ma vi posso assicurare che è meglio avere una lista di 45 giornalisti molto interessati a quello che avete da dire, invece di ritrovarsi con un database di 500 giornalisti, ma senza certezza di interesse.

Una volta ricevuto il “via libera”, allora spostate il contatto da un primo foglio excel (con contatti provvisori) ad un altro foglio che raccoglierà quelli che possono essere chiamati “contatti definitivi”, ovvero quei contatti che vi hanno dato l’autorizzazione a essere contattati.

Vediamo adesso un esempio di mail inviata a un giornalista di Corriere.it, che ha portato a una pubblicazione (toglierò i riferimenti dell’azienda e del giornalista):

“Ciao X,

ti scrivo per segnalarti i risultati raggiunti dall’azienda X, guidata da un giovane imprenditore italiano di 26 anni.

[breve descrizione dei risultati, con numeri in evidenza], un fatturato triplicato di anno in anno: sono i numeri di questa società di X, che vede alla guida X e Y, con un team di 8 persone.

In allegato trovi il comunicato stampa e due foto,

per qualsiasi informazione, sono qui a disposizione,

Jessica”

Poche righe, i risultati in evidenza e nessuna formula come “con richiesta di pubblicazione” e simili (che ogni tanto purtroppo si vedono  )

In questa fase di ricerca, di identificazione, di contatto, è importantissimo avere un metodo e un’organizzazione, perché quando vi ritroverete con centinaia di contatti di giornalisti, avere un elenco precisamente ordinato, suddiviso per argomenti, diventerà essenziale anche per riuscire a farvi risparmiare molto tempo.

Cercate sempre di curare molto l’approccio iniziale, perché è alla base per la creazione di una relazione professionale di fiducia.


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RISORSE:

PDF GRATUITO: “Come contattare i giornalisti”: http://bit.ly/2HAuHY7

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