Mettersi dalla parte del giornalista

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Mettersi dalla parte del giornalista. Questo è uno degli approcci essenziali che chi si occupa di digital PR e media relations dovrebbe mantenere e coltivare. Abbandonare il proprio ruolo e cercare di abbracciare la visione dei giornalisti.

Quando sviluppiamo un’azione di media relations, questa deve svilupparsi all’interno delle dinamiche che regolano il mondo giornalistico e queste dinamiche non permettono di scavalcare in nessun modo il ruolo dei professionisti dell’informazione.

Oggi parleremo proprio di cosa significa mettersi dalla parte dei redattori.

Nel momento in cui si decide di creare e portare avanti una strategia di digital pr, si deve tentare di collaborare con il giornalista e non imporgli ciò che si desidera “vedere pubblicato”. Infatti, dobbiamo sempre ricordarci che l’interlocutore principale, colui al quale si racconta la propria attività e il proprio progetto, è proprio il giornalista e quindi il contenuto del comunicato stampa che gli verrà sottoposto dovrà essere interessante per lui e adatto al tipo di target a cui ci si sta riferendo. 

UN FILTRO GIORNALISTICO IMPRESCINDIBILE

Solo il giornalista, in quanto professionista dell’informazione, conosce la tipologia di contenuto migliore da produrre o, in caso di servizio televisivo, filmare, in modo da attirare e mantenere l’interesse dei propri lettori e coinvolgerli in ciò che sta raccontando. 

E il messaggio dell’impresa passa inevitabilmente sempre attraverso un filtro di contenuto, quello giornalistico. 

Attenzione, questo non significa che se il giornalista reputa non interessante un comunicato, allora il prodotto ed i servizi di quell’azienda non sono validi. Si tratta puramente di una valutazione “mediatica”.

Definire un contenuto non interessante a livello giornalistico significa, ad esempio, stabilire che il target a cui ci si rivolge non viene attirato dal tema in questione.

Per farvi capire meglio ciò a cui ci stiamo riferendo, pensiamo al mondo delle startup. Se torniamo indietro di qualche anno, circa al 2012/2013, le startup rappresentavano un’assoluta novità e i media ne parlavano spesso (con grande facilità). Tuttavia, oggi questo mondo non cattura più l’attenzione del grande pubblico in modo immediato, non perché non siano validi i progetti proposte dalle imprese emergenti, ma perché non risulta più essere una tematica meritevole di estrema attenzione.

Proprio per questa ragione, qualora si decidesse di avviare una strategia di digital pr, si dovrebbe imparare ad osservare il contesto sempre dal suo punto di vista, attraverso i suoi occhi. Questo approccio ci aiuterà nella progettazione e nella creazione dei comunicati stampa e dei contenuti.

OTTENERE UNA PUBBLICAZIONE NON È UN DIRITTO

Inoltre, ciò che si vuole raccontare è importante, certamente, ma bisogna lasciare che sia il giornalista stesso a reputare il come, il dove ed il quando, poiché ottenere la pubblicazione di un articolo non è un diritto

Quando ci si trova di fronte ad un giornalista è importante, dunque, mettere al centro non le proprie esigenze, bensì quelle del redattore. Strutturare un comunicato stampa affinché possa essere davvero utile al giornalista (anche per articoli non correlati alla propria attività) è assolutamente imprescindibile, quando sia avvia una campagna di digital pr. 

Pensare che solo seguendo le proprie esigenze ed il proprio “schema d’azione” si riesca a raggiungere l’obiettivo desiderato è un’idea totalmente errata. Seguire l’ottica dello scegliere noi stessi il come, il dove ed il quando di una pubblicazione, ci farebbe ricadere nel campo dell’advertising. In questo contesto, infatti, si comprano degli spazi in cui si sceglie di promuovere la propria attività o il proprio prodotto, seguendo le proprie ed esclusive esigenze.

È chiaro che il nostro scopo sia quello di ottenere un’esposizione mediatica, che sia in grado di far conoscere il nostro prodotto o servizio, che sia in grado di posizionare al meglio ciò che abbiamo creato, facendogli acquisire credibilità e autorevolezza.

Si deve però sempre tenere a mente che sarà solo ed unicamente il giornalista a conoscere e decidere i punti migliori da sviluppare.  

Il messaggio che vogliamo trasmettere è legato alla volontà di trovare il giusto equilibrio durante la stesura del comunicato stampa, in modo che risulti efficace per l’azienda e che permetta al giornalista di approfondire una tematica interessante per lui.

Approcciando il mondo delle digital pr con quest’ottica sarà possibile non solo ottenere un maggior numero di pubblicazioni, ma anche di stabilire delle relazioni professionali durature con i diversi redattori. 


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Redazione

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